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1 aprile 2016

Il bazar dei brutti sogni - Tra le raccolte più belle di Stephen King?

Hile, amici kinghiani.

Non avete ancora letto il Bazar dei Brutti Sogni?

FATELO AL PIU' PRESTO!

Questa raccolta è il libro dei libri di King, attendevo da sempre un volume come questo che sintetizzasse con diabolica armonia l'essenza kinghiana.
Ciò che risalta è l'abilità dello scrittore del Maine di usare l'orrore come mezzo per parlarci della psiche umana; alcune di queste storie nemmeno hanno una vera e propria "trama" (al diavolo le trame!), ma sono istantanee di vita che fotografano brevi momenti, e in poche righe esplorano gli anfratti più bui della nostra mente, mettendoci, a volte, di fronte ad atroci dubbi morali. Senza contare lo stile, che non perde mai colpi, e l'attualità dei contenuti: King ha dipinto un affresco di quella che è l'America di questi anni, attanagliata dalla crisi e dalla sfiducia.



Qui sotto ho tentato di dare una valutazione ai singoli titoli


MIGLIO 81 - Il primo racconto era uscito nel 2011 in formato digitale; l'ho riletto comunque con piacere, la storia non credo spicchi per il suo fulcro un po' splatteroso (l'auto assassina mangia-uomini), ma piuttosto per il contorno che vi ruota attorno. I personaggi sono ben inquadrati in poche righe con l'abilità tipica dello Zio nel descrivere l'intima quotidianità dell'umanità. Dalla curiosità per il sesso femminile del piccolo Pete fino ai simpatici battibecchi di una famigliola in vacanza. Passando attraverso i richiami della coscienza dell'automobilista medio, indeciso se fermarsi o meno a prestare soccorso al malcapitato di turno uscito fuori strada.

VOTO: 6/7


PREMIUM HARMONY - Brevissimo. La storia non c'è, ma Dio quanto fa male. Lo Zio ci sbatte qui in faccia l'ineluttabile fatalità che governa le nostre piccole e misere vite, fatte di risentimenti covati negli anni, anni che passano indolenti e pigri. E sfociano in tragedie (non) annunciate...

VOTO: 7


UNA RISSA PER BATMAN E ROBIN - Dura il tempo di gustarsi un cioccolatino, ma è un cioccolatino amaro. Anche qui non c'è una trama con sviluppi contorti, ma si fotografa un momento di vita in cui un figlio è alle prese con la malattia del padre, affetto da Alzheimer. Non sfocia in niente di memorabile, ma offre ancora una volta uno spaccato delle varie realtà che ci circondano.

VOTO: 6+


LA DUNA - Una storia magica e inquietante, con una misteriosa duna di sabbia che possiede un potere terribile. Qui lo Zio ci invoglia pagina dopo pagina a scoprire il segreto che il vecchio giudice Beecher custodisce da quasi un secolo. La conclusione vi soddisferà senza dubbio, è tra i migliori finali pensati dal Re.

VOTO: 8


IL BAMBINO CATTIVO - Era stato scritto esclusivamente per la Francia e la Germania, come omaggio in occasione del tour europeo di King del 2013, e per fortuna ora possiamo leggere anche noi questo piccolo capolavoro nel suo genere. Ancora una volta il soprannaturale diviene strumento diabolico in mano allo Zio, che modella una delle creature più odiose concepite dalla sua penna: un piccolo demonio che sputa veleno ogni volta che apre bocca. Un mocciosetto rosso di capelli, il colore che la tradizione popolare associa alle persone malvagie.

VOTO: 8+


UNA MORTE - Anche questo racconto è già apparso in Italia, nel 2015 sulla rivista "Internazionale". Adoro quando lo Zio ci fa immergere in atmosfere più "antiche", in questo caso nell'America degli sceriffi e dei saloon. Apprezzai questa piccola opera allora come oggi; un caso di omicidio risolto di fretta e che lascia molti dubbi allo sceriffo Barclay.

VOTO: 7
 

LA CHIESA D'OSSA - Il King in versione "poeta" è sempre molto particolare. Qui parla per immagini oniriche di quella che pare sia una spedizione (?) maledetta finita male. Efficace, ma difficilmente giudicabile nello stile, dal momento che la traduzione italiana (per forza di cose) non può riprodurre alla lettera il testo originale in tutte le sue parti.

VOTO: 6/7


MORALE - King immagina cosa sia disposta a fare una coppia di sposi in bolletta pur di arricchirsi di 200 mila dollari in contanti. Una classica situazione-limite kinghiana che mette il lettore alla prova, e gli fa immaginare cosa farebbe lui al posto dei personaggi. Un buon racconto, anche se, forse, gli manca qualcosa per renderlo ancor più subdolo e crudele.

VOTO: 6,5


ALDILA' - "La narrativa fantastica è un genere ancora così vitale e necessario, perchè ci permette di affrontare determinati argomenti in un modo che a quella realistica è precluso". Basta questo commento di King nella nota che precede il racconto per spiegare perchè "Aldilà" è uno dei titoli migliori della raccolta. Pochi sarebbero in grado di parlarci in modo così plausibile di ciò che ci aspetta dopo la morte.

VOTO: 8,5


UR - Se originali, le storie che narrano tentativi di cambiare il futuro centrano sempre il bersaglio. Un lettore Kindle che apre finestre su milioni e milioni di realtà parallele; una storia assurda che Stephen King riesce a rendere credibile come pochi saprebbero fare.

VOTO: 7,5


HERMAN WOUK E' ANCORA VIVO - Un altro episodio che trasuda tragicità. King ci mostra ancora il lato cupo dell'America in difficoltà economica, e dimostra di essere un autore che segue sempre i suoi tempi, descrivendone gli aspetti più amari.

VOTO: 7


GIU' DI CORDA - Sospeso tra sogno e realtà, inquietante nel suo contenuto, anche se per me spicca meno di altre storie di questa raccolta.

VOTO: 6,5


BLOCCO BILLY - Come precisa lo Zio, anche se è una storia su un giocatore di baseball, non importa che siate esperti, la trama vi prenderà senz'altro. Scoprirete il terribile segreto che si cela dietro a William Blakely, il numero 19 dei Titans...

VOTO: 7,5


MISTER YUMMY - Non so ancora bene come inquadrarlo, dalla nota introduttiva di King mi aspettavo qualcosa di più forte sul tema AIDS-sessualità. Ma sicuramente è una lettura attraente.

VOTO: 6,5


TOMMY - Breve poema narrativo che è un malinconico e amaro omaggio a una intera generazione degli anni '60. Struggente nella sua semplicità e nel suo linguaggio diretto.

VOTO: 7


IL PICCOLO DIO VERDE DEL DOLORE - King ripete spesso che il suo intento è anche solo quello d'intrattenerci, ma riesce sempre ad insegnarci qualcosa comunque. Qui scopriremo che la forza di volontà non sempre riesce a giocare un ruolo decisivo nell'aiutare a superare il dolore fisico (con un fantastico contorno horror).

VOTO: 8+


QUELL'AUTOBUS E' UN ALTRO MONDO - Esempio perfetto di come lo Zio sia in grado di creare da situazioni quotidiane storie intriganti, cogliendo sfumature diverse di ogni minimo episodio della vita.

VOTO: 7


IO SEPPELLISCO I VIVI - Candidato al Premio Edgar Allan Poe nella categoria "Racconti brevi", questo gioiellino ci costringe a fare i conti con un'altra idea folle pensata dal Re: cosa faremmo se potessi uccidere le persone semplicemente scrivendone il necrologio. Tra sensi di colpa e rimorsi di coscienza, King ci guida nel tunnel oscuro dei nostri peggiori pensieri...

VOTO: 8,5


FUOCHI D'ARTIFICIO UBRIACHI - Un King di puro intrattenimento che ci mostra cosa può accadere se si invidiano troppo i vicini di casa in villeggiatura...

VOTO: 6/7


TUONO ESTIVO - Una breve incursione in un mondo post-apocalittico, che ci riporta in quelle atmosfere desolate in stile Matheson (Io sono leggenda), e vi strapperà il cuore nel vero senso della parola. La conclusione perfetta di questa raccolta.

VOTO: 9



Non credo sia la più bella raccolta di racconti di King in assoluto, ma sicuramente per me è tra le migliori.

Lunghi giorni e piacevoli notti

                                                             Maurizio

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