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27 gennaio 2013

SHINING | Il libro in cui Stephen King imprigionò i suoi demoni




Lo spunto per scrivere Shining lo offrì a Stephen King un soggiorno insieme alla moglie e ai figli presso lo Stanley Hotel di Estes Park, in Colorado, nell'ultimo giorno prima che la struttura chiudesse per l'inverno: era il 1974.

Lo Zio aveva bisogno di cambiare aria, di uscire dal Maine per avere nuove suggestioni.

Presero la stanza numero 217 (lo stesso di quella citata nel romanzo), mentre nel film di Stanley Kubrick viene riportata col numero 237: i proprietari del Timberline Lodge (l'albergo in Oregon usato per le riprese esterne) non volevano che i futuri clienti, impauriti, rifiutassero la 217, e così chiesero a Kubrick di cambiarne il numero. Fu scelto il 237 perché non corrispondeva a nessuna stanza dell'hotel.

Di notte, mentre la moglie dormiva, King vagava per quei corridoi infiniti dove il rischio di perdersi era concreto. Conobbe un barista di nome Grady (Grady...) e si stupì della profondità della vasca da bagno nella sua stanza... Come se non bastasse, sognò il figlio Joe di tre anni (che oggi scrive libri col nome di Joe Hill) mentre fuggiva nei corridoi inseguito da una manichetta antincendio. A quel punto la struttura del libro era già nella sua testa.


Lo Stanley Hotel


Quella che da qualche anno aveva pensato come una storia ambientata in un parco di divertimenti (che tornerà nel maturo Joyland, edito nel 2013) si trasformò in una tragedia familiare ambientata in un hotel infestato dai fantasmi, e prese il titolo iniziale di The Shine, ispirato da alcune parole di un pezzo di John LennonInstant Karma ("Tutti noi brilliamo", "We all shine on"), poi modificato dalla Doubleday in The Shining, per timore che fosse scambiato per un termine spregiativo verso gli afroamericani (appellati come "shoeshine", lustrascarpe).


Prima edizione Usa


In Italia la Sonzogno lo lanciò col titolo Una splendida festa di morte, sostituito con Shining dopo il successo del film al cinema.


Shining è il primo vero romanzo che King scrive da autore ormai lanciato nel panorama letterario; è tra i suoi testi più autobiografici, una gigantesca esorcizzazione delle proprie paure e ossessioni più intime. Jack è Steve, è l'uomo sull'orlo di una crisi di nervi, che fatica a mantenere la famiglia coi pochi soldi che guadagna come insegnante. Frustrato nelle sue ambizioni di scrittore, ha poco tempo da dedicare alla sua passione, preso tra lavoretti per arrotondare e i compiti a casa da correggere. Per sopportare il caos di una vita domestica che ha il suono delle urla dei bimbi ancora piccoli, si dà all'alcol. Sì, King era un alcolizzato, e ne uscirà soltanto negli anni '80, quando la moglie Tabitha lo metterà una volta per tutte di fronte al problema.
Anche gli scatti violenti di Jack Torrance verso il piccolo Danny e Wendy sono una proiezione delle cupe rivolte interiori del King dell'epoca. Così scriverà sulla rivista Whispers:

"Ogni tanto ero assalito da sentimenti scellerati che non avevo mai sospettato di poter provare, alcuni verso mia moglie, altri verso i miei figli, sentimenti che andavano dall'impazienza alla collera, all'odio puro e semplice. C'erano momenti, specie intorno alle due del mattino, un bimbo in braccio o sulla mia schiena, in cui mi trovavo a chiedermi come diavolo fossi finito in quel folle asilo nido."




Un King che ammette le sue debolezze umane, e che in questo libro vomita tutto il suo terrore di non riuscire mai a realizzare il sogno di diventare uno scrittore vero. Ma sappiamo tutti come è andata.

Shining uscì il 28 gennaio 1977, e divenne il primo best-seller in hardcover di Stephen King, vendendo 50mila copie.



GLI ANTEFATTI - Non tutti sanno che dalla versione originale del romanzo l'editore tagliò per motivi economici il prologo Before the Play, mai pubblicato nelle edizioni vendute in libreria. Uscì singolarmente per la prima volta nel 1982 sulla rivista Whispers, e in seguito vennero allegati due capitoli nel numero di aprile di TV Guide del 1997.  Il testo riporta le vicende dei decenni anteriori all'arrivo dei Torrance all'Overlook, tra cui anche un episodio che vede protagonisti Jack da piccolo e suo padre.

Tv Guide, aprile '97

L'unica edizione cartacea che antepone al romanzo il prologo di 40 pagine è l'edizione limitata americana stampata in esclusiva dalla Cemetery Dance Publications nel 2017, corredata da un'appendice con materiale tagliato e le quattro pagine dell'epilogo (After The Play) che King credeva di aver perso per sempre dal suo archivio.

La Limited Edition 


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