Stephen King iniziò a partorire quella che sarebbe diventata una delle sue opere più epiche e maestose quando frequentava l'ultimo anno del college. All'epoca in cui lavorava per la Biblioteca dell'Università del Maine ereditò una risma di spessi fogli di carta di color verde acceso. Quel materiale così appariscente pare lo abbia invogliato a scriverci sopra qualcosa di speciale...
In un corso del secondo anno sui poeti romantici aveva studiato un poema che Robert Browning scrisse nel 1855: Childe Roland to the dark tower came, un titolo che riprende una frase del Re Lear di Shakespeare.
I versi di Browning narrano di un cavaliere di nome Roland che si mette alla ricerca di una misteriosa Torre Oscura inoltrandosi in una pianura desolata, nel ricordo dei suoi amici cavalieri entrambi morti, Cuthbert (vi dice niente?) e Giles.
King voleva scrivere qualcosa che incarnasse le sensazioni di quella poesia. Vedendo il film Il buono, il brutto, il cattivo gli venne in mente di provare a fondere due generi, catturando il senso della ricerca e del magico del Signore degli Anelli ambientando, però, il tutto sul grandioso sfondo western di Sergio Leone.
Era il marzo 1970 quando King scrisse la prima memorabile riga de L'Ultimo Cavaliere, titolo originale: The Gunslinger ("Il Pistolero"):
L'uomo in nero fuggì nel deserto
e il pistolero lo seguì.
Al centro di questa ambiziosa opera fantasy un solitario pistolero di nome Roland Deschain, ultimo della sua stirpe, votato alla ricerca ossessiva di una misteriosa Torre che regge gli assi portanti dell'universo.
King aveva già sperimentato la realizzazione a puntate di una storia di ambientazione western, pubblicando sul Maine Campus (il giornale dell'università) un racconto satirico intitolato Slade (che in qualche piccolo dettaglio presenta elementi che poi King riprese ne L'Ultimo Cavaliere).
Scrisse il secondo capitolo mentre era bloccato a metà col romanzo Le notti di Salem, mentre la terza parte la scrisse dopo aver terminato Shining. L'ultimo capitolo, Il Cavaliere e l'Uomo in nero, fu redatto nel 1980.
Sottopose un paio di queste storie all'attenzione del suo agente dell'epoca, Kirby McCauley, che riuscì a venderle alla rivista The Magazine of Fantasy & Science Fiction. Il primo episodio (The Gunslinger, tradotto in Italia con "Il cavaliere") apparve nel numero di ottobre del 1978, dopo la pubblicazione de L'ombra dello scorpione.
La seconda puntata (La Stazione di Posta) uscì nell'aprile del 1980, mentre le tre parti restanti uscirono in successione nei mesi di febbraio, luglio e novembre del 1981.
Con l'ultimo episodio venne annunciato che le cinque storie sarebbero state raccolte in un libro in edizione limitata edito da Donald M. Grant nella primavera del 1982.
King all'inizio non era molto propenso all'idea di ripubblicare in volume la storia dell'Ultimo Cavaliere, la riteneva ancora incompleta e troppo diversa dalle altre sue opere, credendo che difficilmente avrebbe attratto i lettori. Grant, dopo un incontro a una cena, gli chiese se avesse del materiale da poter pubblicare con la sua piccola casa editrice di Providence, Rhode Island (nota ai tempi per le pubblicazioni delle opere di Robert E. Howard), e King gli propose la sua storia della Torre Nera. Recuperò il manoscritto umido e appena leggibile da una cantina e risistemò un po' il testo per la nuova pubblicazione. E decise di dedicare il libro a Ed Ferman, l'editor della rivista Fantasy & Science Fiction che per primo aveva pubblicato la storia.
Donald Metcalf Grant (3 aprile 1927-19 agosto 2009) |
Grant ingaggiò il pluripremiato artista Michael Whelan chiedendogli di lavorare alle illustrazioni dell'edizione limitata dell'Ultimo Cavaliere (Whelan aveva realizzato anche i disegni per l'edizione speciale de L'incendiaria edita dalla Phantasia Press).
Furono quindi date alle stampe 10.500 copie in hardcover con sovracopertina, di cui 500 autografate da Stephen King e Michael Whelan.
(Piccola nota: nelle nostre edizioni italiane non sono mai state incluse le tavole a colori di Whelan, ma soltanto i disegni in bianco e nero)
M. Whelan |
Nonostante l'annuncio sul magazine di Ferman e la pubblicità sulla rivista Whispers, il libro sfuggì all'attenzione di molti lettori di Stephen King. L'anno seguente, quando nel 1983 il titolo venne inserito nell'elenco delle opere di King all'interno del romanzo Pet Sematary, tantissimi fan rimasero sorpresi nello scoprire un nuovo titolo del loro scrittore preferito che non avevano mai sentito nominare. L'ufficio di King e del suo editore furono bombardati di richieste su come fare per procurarsi quel volume. La Doubleday ricevette oltre 3000 lettere, tra cui non mancavano persone arrabbiate che pretendevano di avere il diritto di leggere tutto ciò che King aveva scritto.
Peccato che tutte le copie dell'edizione Grant fossero esaurite...
"Mi ci volle quella valanga di lettere perché capissi con un certo disagio di avere, oggettivamente o perché c'era gente che così pensava, responsabilità precise riguardo al mio lavoro", ha detto Stephen King.
"Volevo fare qualcosa" - spiegò King in un discorso pubblico a Pasadena - "e anche Donald [l'editore] voleva. Era turbato. Una sera abbiamo parlato al telefono, e io gli ho detto: Che ne pensi di pubblicarne altre 500 o 5000 copie? Ci fu un lungo sospiro. Sarebbe come pisciare in un bosco in fiamme, non è vero?, gli dissi. Lui concordò."
Ma nonostante la riluttanza di King, Donald M. Grant riuscì a concordare una seconda stampa più corposa, di altri 10.000 pezzi, tutti quanti venduti già entro la fine del 1984.
Molti lettori lamentarono il fatto che l'edizione non fosse alla portata del loro portafogli, ma King resistette ancora qualche anno prima di lanciare il volume in un'edizione economica, che uscì edita da Plume in versione tascabile solo nel 1988, affiancata da una versione audio di sei ore (800 pezzi a 100 dollari l'uno) registrata da King in persona negli studi della sua stazione radio, la WZON. Il pacchetto con quattro audiocassette fu il primo audiolibro completo di Stephen King rilasciato in assoluto.
A distanza di molti anni, nel 2003, Stephen King decise di revisionare in tutte le sue parti il testo di questo primo volume della Torre Nera, cercando di aggiornarlo e renderlo meno criptico alla luce degli altri volumi usciti nel frattempo.
Il viaggio del pistolero Roland Deschain vide la sua fine il 21 settembre 2004, quando, nel giorno del compleanno di King, venne pubblicato negli Stati Uniti il settimo e conclusivo capitolo della Torre Nera (illustrato ancora da Michael Whelan, tanto per chiudere il cerchio), cui ha fatto seguito nel 2012 un breve ritorno in quelle atmosfere, col romanzo La leggenda del vento, da collocare cronologicamente tra il 4° e 5° volume della saga. Nel 2002 è stato incluso nella raccolta di King Tutto è fatidico anche un racconto breve del mondo della Torre Nera, Le Piccole Sorelle di Eluria, che riporta un episodio di poco antecedente alle vicende narrate ne L'Ultimo Cavaliere.
Tutti i libri della Torre Nera:
- 1982 - L'ultimo cavaliere (Sperling & Kupfer 1989) Revisionato nel 2003
- 1987 - La chiamata dei tre (Sperling & Kupfer 1990)
- 1991 - Terre desolate (Sperling & Kupfer 1992)
- 1997 - La sfera del buio (Sperling & Kupfer 1998)
- 2003 - I lupi del Calla (Sperling & Kupfer 2003)
- 2004 - La canzone di Susannah (Sperling & Kupfer 2004)
- 2004 - La Torre Nera (Sperling & Kupfer 2004)
- 2012 - La leggenda del vento (Sperling & Kupfer 2012)
Gran bell'articolo! Finalmente una degna e strutturata GENESI, con molte "ghiotte" curiosità, di una delle opere più magnifiche di sempre del grande REgio Stefano!
RispondiEliminaGrazie-sai!
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