APPUNTAMENTO AL 21 MAGGIO CON LA NUOVA ANTOLOGIA DEL RE

14 marzo 2014

L'OMBRA DELLO SCORPIONE - 1978

Titolo originale: The Stand

Prima edizione Usa: Doubleday 1978

Prima edizione italiana: Sonzogno 1983

Traduzione italiana: Bruno Amato-Adriana Dell'Orto


TRAMA   L'errore di un computer e l'incoscienza di pochi uomini scatenano la fine del mondo. Ad un segretissimo laboratorio sfugge un virus che semina morte e terrore. Il 99% della popolazione non sopravvive all'epidemia e per i superstiti c'è una guerra da combattere, una lotta eterna tra chi ha seguito il Bene appoggiandosi alla fragile Mamma Abagail, la veggente ultracentenaria, e chi invece calca le orme di Randall Flagg, il Senza Volto dal sorriso tremendo e spaventoso.





L'edizione integrale
CURIOSITA' 
- la prima edizione venne ampliamente tagliata per motivi commerciali
- a oltre dieci anni dalla pubblicazione (nel '90) King ha riproposto il romanzo nella lunghezza originale, riscrivendo la storia per una nuova generazione di lettori
- il virus 'Captain Trips' era già presente nel racconto Risacca notturna pubblicato da King nel 1969 sulla rivista Ubris
- il nome "Captain Trips" deriva dal soprannome del cantante dei Grateful Dead 
- Randall Flagg si ritrova in molti romanzi di Stephen King, tra cui 'Gli Occhi del Drago' e nella serie 'La Torre Nera'
- Harold Lauder vive in Arapahoe Street, la stessa strada dove abitava la famiglia Torrance di Shining
- il n.77 di Dylan Dog ('L'ultimo uomo sulla terra') cita questo romanzo,
si parla infatti del "super-raffreddore" che ha decimato la popolazione di Londra
- La Marvel ne ha tratto una serie a fumetti molto fedele, pubblicata da Bompiani in Italia




Opinioni personali  L'opera è davvero titanica, soprattutto se pensiamo alla varietà di personaggi e luoghi, e la trama è magistralmente sviluppata. Inevitabile affezionarsi ai personaggi, come numerosi lettori hanno a profusione dichiarato. A tratti visionario, anticipatore di un futuro apocalittico ripreso in seguito dal cinema e dalla letteratura. Entra di diritto, direi, nella mia personale Top Five. Unica osservazione, il titolo italiano non rende giustizia a quello originale ('The Stand', cioè 'La presa di posizione' oppure 'La sosta') che risulterà essere alla fine del libro il messaggio chiave del romanzo; purtroppo è un malcostume nostrano quello di stravolgere i titoli degli autori stranieri. Il mio voto è alto.
VOTO: 8

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