Prima edizione Usa: Doubleday 1977
Prima edizione italiana: Sonzogno 1978
Traduzione italiana: Adriana Dell'Orto
TRAMA L'Overlook, un sinistro e imponente albergo tra le montagne del Colorado, è stato teatro di numerosi delitti e suicidi, e pare aver assorbito forze malefiche che si manifestano soprattutto d'inverno quando l'albergo chiude e resta isolato per la neve. Uno scrittore fallito, Jack Torrance, con la moglie Wendy e il figlio Danny di cinque anni, accetta di fare il custode invernale all'Overlook e a quel punto il male si scatena. Dinanzi a Danny, che è dotato di un potere extrasensoriale, lo 'shine', si materializzano le atrocità accadute nelle stanze dell'albergo, ma se il bambino si oppone a insidie e presenze, il padre invece ne rimane vittima.
CURIOSITA'
- pubblicato inizialmente in Italia col titolo 'Una splendida festa di morte', ha preso il definitivo titolo 'Shining' solo nel 1981, dopo il successo del film di Stanley Kubrick; King non ha apprezzato la pellicola del regista, perchè ha snaturato la sua opera, tant'è che nel '97 ne ha prodotto una sua versione per la Tv più fedele al romanzo
- esiste un prologo inedito in Italia: 'Before the Play', mentre l'epilogo 'After the Play' è stato accorpato alla fine del romanzo, ma l'intero originale è andato perduto
- il titolo è ispirato a una frase della canzone 'Instant Karma!' di John Lennon, dove si dice "We all shine on"
- doveva inizialmente intitolarsi 'Darkshine'
- Jack Torrance rispecchia la crisi di idee che ha attanagliato King in gioventù, e come King fa l'insegnante e mastica aspirine senz'acqua
- King fu suggestionato dal soggiorno nel 1975 presso il desolato Stanley Hotel ad Estes Park, dove gli venne assegnata la stanza 217
- fu il primo libro di King vietato nelle biblioteche scolastiche
- il 7 maggio 2016 è andata in scena a St. Paul (Minnesota) la prima opera lirica tratta da Shining
Opinioni personali Se l'avete letto avrete notato la sostanziale differenza con la sceneggiatura del film che Kubrick ha tratto da questo libro. Il regista ha reinterpretato liberamente la figura di Jack, facendolo 'pazzo' fin dall'inizio, mentre nel romanzo di King il personaggio precipita col tempo nella follia. Per me è un buon libro, nonostante a molti pare non sia piaciuto granchè, anche forse per un finale non all'altezza.
QUI LA MIA ANALISI
VOTO:
7+
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