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9 novembre 2014

Stephen King: l'intervista al Bangor Daily News

Stephen King ha rilasciato alcune dichiarazioni per il Bangor Daily News del Maine, in occasione dell'uscita l'11 novembre negli Usa del nuovo romanzo 'Revival'.



Dal suo ufficio a Bangor, che lui chiama 'Creepy Acres' (situato in un edificio industriale nei pressi della sua casa a West Broadway) ha detto che ultimamente procede un po' a rilento, ma che Revival è "una palla veloce" (per usare una metafora del baseball). "Sono vecchio, ma non sono morto." ha detto.

Su Revival: "Penso che dietro a Revival ci siano le persone che amano libri come Pet Sematary e Shining. Volevo vedere se riuscivo ancora a spaventare la gente. La storia è incentrata su due personaggi: Jamie Morton e il Reverendo Charles Jacobs. I due s'incrociano quando Morton è un ragazzino, e il reverendo continuerà a svolgere un ruolo nella sua vita man mano che i due invecchiano."

Sul confronto col processo di scrittura de Le notti di Salem: "Quando ho iniziato 'Salem's Lot ho pensato tra me: 'Questo sarà l'opposto di Dracula, dove i buoni vincono. Qui i bravi ragazzi si trasformeranno tutti in vampiri.' Poi ciò non è accaduto, perchè sono andato dove la storia mi ha condotto. E Revival mi ha portato in un posto oscuro. Non voglio nemmeno andarci, voglio che la gente lo trovi da sola."

"Con Joyland" - ha continuato - ho iniziato a pensare al rapporto tra i giostrai e il circuito di rinascita, e ho sempre voluto scrivere di un guaritore su quel circuito."

King ha parlato poi del piacere di scrivere: "Il divertimento di scrivere romanzi non sta nel prodotto finito, che non m'interessa più di tanto. Per me quei libri sugli scaffali sono come pelle morta. Sono cose che si fanno. Io adoro il processo creativo."

Sull'eventualità di andare in pensione: "Sono solo 67." dice, scherzando sulla sua età. Ma ha aggiunto, tuttavia, che se i suoi racconti sbiadiranno e la sua abilità diminuirà, potrebbe ripensarci. "Vado avanti finchè riesco a scrivere cose che possono essere divertenti e piacevoli per me e per chi mi legge" - dice "Ma se sento che non ce la faccio più ad accontentare i miei lettori, Dio, ti prego: aiutami a smettere. Aiutami a chiudere la bocca"


"Se ho una strategia come scrittore di suspense e paura, direi che è quella di iniziare alla luce del giorno, quando tutti si sentono i benvenuti. E tu entri, come se vi trovaste in un posto caldo. Poi, a poco a poco, vi conduco nel buio, quando ormai siete troppo in profondità per scappare. E' un po' sadico, ma è uno spasso..."

[fonte: Bangordailynews.com]

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