Ieri sera ho avuto il piacere di assistere alla presentazione del libro Km 98, scritto a quattro mani da Danilo Arona (giornalista e scrittore) ed Edoardo Rosati (giornalista medico-scientifico).
Da sinistra, Rosati e Arona (foto di Alberto Cattaneo) |
Il romanzo ruota attorno a una leggenda italiana di alcuni anni fa, quella di una ragazza morta in un incidente stradale in una gelida notte di dicembre sull'autostrada Bologna-Padova.
Arona, da sempre legato all'aspetto oscuro (del "di fianco", lo chiama) della vita, ha contribuito a rendere misteriosa la storia, romanzandola, immaginando che il fantasma di Melissa mieta vittime per vendetta ad ogni anniversario della sua morte. Rosati ha bilanciato il tutto dando verosimiglianza alla vicenda, occupandosi (in quanto medico) dei dettagli tecnici.
Alcuni brani sono stati letti da Zelinda Gasparini (foto) ed Enzo Arìa, dell'Associazione Amici della Biblioteca "Bonetta".
Durante la serata si è avuto modo di visionare anche alcune immagini fotografiche scattate da Giorgio Rambaldi con tecniche particolari nei dintorni di Pavia. Tra ombre che sembrano figure umane di bambini e luci notturne "intelligenti" che si inseguono nel buio, ognuno ha avuto modo di farsi la sua personale idea sull'esistenza o meno di "presenze" attorno a noi.
E' stato un piacevolissimo incontro, ravvivato dalla innata simpatia di Danilo, al quale ho chiesto di autografarmi il suo saggio sul cinema tratto da Stephen King (edito nel 1997): "Vien di notte l'Uomo Nero".
P.S. Cercherò di recuperare questo romanzo edito da Anordest, le atmosfere evocate sono molto suggestive e la curiosità è tanta.
Lunghi giorni e piacevoli notti,
Maurizio
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