10 luglio 2024
Ritorna protagonista la nota investigatrice dell'agenzia Finders Keepers, conosciuta per la prima volta nella trilogia di Mr. Mercedes, e ormai presenza costante in diverse storie del Nostro.
Stavolta la troveremo nelle vesti di guardia del corpo di una donna perseguitata.
Non è chiaro, però, se si tratta dello stesso romanzo (We Think Not) a cui King aveva accennato tempo fa, e dove Holly Gibney sarebbe comparsa insieme a tanti altri personaggi.
Stephen King si è soffermato anche su La sala della musica, racconto breve edito nel 2017 in Italia nella raccolta Ombre di Einaudi e che, per dimenticanza di King, è rimasto escluso dalla recente antologia You Like It Darker, ma che potremmo ritrovare aggiunto nella futura edizione economica del volume.
Sulla possibilità di scrivere il terzo capitolo della saga de Il Talismano, Stephen King si riserva prima di ripassare i volumi precedenti.
Ha detto anche che la storia principale di Roland Deschain è stata raccontata, lasciando intendere che forse non ci saranno più nuove storie della Torre Nera (ma non si sa mai).
Mamma mia, ancora Holly!!!
RispondiEliminaCredo sia uno dei personaggi femminili più antipatici e meno riusciti di King; lontana anni luce dalla mitica Susannah! Capisco che lui la ami e ci sia affezionato, ma il punto debole di HOLLY era proprio lei; per fortuna è stata la trama a salvare il romanzo. Mi spiace il Re continui a puntare su un personaggio ricorrente che ritengo non riuscito... Preferirei tornasse ai romanzi "isolati". Anche perchè, lo dico piano, ma temo sempre possano essere gli ultimi.
a me Holly non dispiace affatto. L'ultimo romanzo l'ho trovato molto bello anche se pieno di politicamente corretto a cui purtroppo anche il RE ultimamente sta cedendo molto spesso. Staremo a vedere....
RispondiEliminabasta con questa holly, ha fatto il suo tempo , per quanti romanzi bisogna sorbirla ???
RispondiEliminaIl personaggio di holly lo trovo ben scritto o per lo meno a me piace come risulta nei romanzi. È vero che nell'ultimo libro il politicamente corretto in merito alla pandemia è presente ma il romanzo non parla di quello e comunque ricalca un periodo in cui bene o male tutti abbiamo vissuto e quindi non ci ho trovato nulla di straniante ma solo un leggero fastidio nel leggere fatti che vorrei rimuovere dalla mia mente; sarebbe stato molto più strano se i personaggi si fossero comportati da "negazionisti"(passatemi il termine è per capirci meglio), insomma mi sarebbe sembrato piuttosto irrealistico e poco pertinente rispetto agli anni in cui il romanzo è ambientato. Detto ciò penso che arrivato alla sua età e con tutti i libri scritti, lo zio Steve possa permettersi di scrivere un po' quel che gli pare.
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