M. Campbell (photo by Theresa Murray) |
"Tutto è iniziato con Eric Simonson e Dale Johnson. Volevano fare un'opera horror, qualcosa di spaventoso. Stephen King è stato, ovviamente, il primo autore che è venuto in mente, e poi Eric ha suggerito The Shining. Dale aveva ascoltato la musica di Paul, e gli piacque molto. Paul disse sì, gli sarebbe piaciuto collaborare. E mi chiesero se potevo scrivere io i testi per il libretto. Sono un fan del film, però il film non è affatto operistico. Ma ho letto il romanzo e ho pensato che questa era davvero un'idea interessante per un'opera. Non sapevo davvero se sarei stato in grado di farlo, ma accettai perchè volevo lavorare con Paul."
"Ci è voluto molto tempo [per ottenere i diritti, NdT]. Credo che il primo approccio sia del 2012. Stephen King è fantastico, è un tipo davvero tosto. Paul aveva assunto un avvocato dalla California per trattare la faccenda, e anche dei legali della Minnesota Opera erano al lavoro, ma non ottenemmo nulla. Poi Paul si è ricordato che il suo vicino di casa è un certo Peter Straub, a sua volta autore horror. E Straub e King hanno lavorato insieme. Così Paul lo contattò e gli chiese se poteva scrivere direttamente a Stephen King, dato che tramite i suoi avvocati non si riusciva a fare nulla. Paul inviò una mail a King, il quale rispose nel giro di venti minuti."
Campbell, Moravec e Simonson (photo by T. Murray) |
"Lui (King) approvò il mio libretto in meno di 24 ore. E' stata una delle cose più confortanti della mia vita."
"Tutti conoscono Shining. Uno dei miei problemi iniziali è stato come fare a levare dalla testa delle persone la versione cinematografica."
"Durante la scrittura ci sono stati momenti importanti e decisivi. Ogni volta che si guarda alla suspense si parte con Hitchcock. E' uno dei miei autori prediletti. Tutto ciò che c'è da sapere sulla drammaturgia è in Hitchcock."
Il romanzo di King conta circa 200mila parole, il libretto meno di 10mila. "Il romanzo copre l'arco di 4/5 mesi. Io ho accorciato a un mese e mezzo." - ha specificato Campbell - "In un'opera deve accadere tutto più velocemente. Ma avevo bisogno di mostrare lo scorrere del tempo. Così scrissi a Paul, che mi disse che aveva 4 interludi (senza parole, solo musica) che avrebbero mostrato il tempo che passa."
Mark Campbell era alla sua prima opera horror, e ha confessato di essersi divertito terribilmente a scriverla.
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