Lilja'slibrary.com c'informa di un'intervista a Stephen King sulla rivista americana Rolling Stone. Il Re ha parlato nei dettagli della sua vita e della sua lunga carriera.
King ha confessato di sentirsi ancora oggi insicuro e che essere schierato politicamente non è per lui un vantaggio. Ha specificato poi di non guardare al colore politico di chi scrive, ad esempio adora Stephen Hunter, autore repubblicano.
Ha detto di non scrivere tutto il giorno, e che con l'avanzare dell'età ha rallentato i ritmi.
Sul nuovo romanzo 'Revival' ha detto che l'idea gli era venuta già da ragazzino, quando lesse una storia dal titolo 'The Great God Pan'. Scriverlo gli ha richiesto circa un anno di tempo.
Sulla sua passata dipendenza dalle droghe afferma di aver iniziato a bere a 18 anni e di essere poi passato all'uso di cocaina. Gli anni tra i '70 e gli '80 sono stati duri per lui; non beveva di giorno, però, mentre scriveva, ma si ubriacava di notte, quando al massimo correggeva le bozze della mattina.
Dice di non amare 'L'acchiappasogni', mentre il libro che sente di più è 'La storia di Lisey' (come già ha detto in passato), perchè parla dell'intimità della vita matrimoniale.
Sulla questione della fede, ha detto di scegliere di credere in Dio, ma di evitare di chiedersi se esista o meno.
E sulla Torre Nera, ha confessato di non considerarla terminata, ma che dovrebbe riscriverla. Soprattutto l'episodio della battaglia di Jericho Hill. Insomma, dobbiamo aspettarci un nuovo capitolo della Torre?
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